Introduzione Ti sei mai chiesto come migliorare l’efficientamento energetico della tua casa senza dover affrontare…
Correzione ponti termici con un efficace isolamento termico
Che cosa è un ponte termico?
Per quale motivo è importante effettuare la correzione dei ponti termici in casa?
Lo scopriremo con questo approfondimento, redatto dal team di Ranghetti Art Proget! Iniziamo intanto a comprendere che cosa è realmente un ponte termico.
Il ponte termico rappresenta una zona specifica dell’involucro di un edificio, nella quale si verifica una discontinuità, sia essa costruttiva o geometrica, che causa un flusso di calore diverso, e quasi sempre maggiore, rispetto alle zone circostanti.
Questo fenomeno porta alla formazione di “punti freddi” sulla superficie interna dell’edificio, portando a un decremento della resistenza termica e, nel contempo, ad un incremento degli sprechi energetici.
Il perché si forma un ponte termico, dipende da una serie di differenti fattori: discontinuità costruttive, come l’uso di materiali con diverse proprietà termiche, o quelle di tipo geometrico, facilmente identificabili in corrispondenza di spigoli o nei punti di incontro tra pareti e solai o tra pareti e infissi.
Dal punto di vista termocinetico, i ponti termici si caratterizzano per l’aumento della trasmittanza termica e la riduzione della temperatura sulla superficie interna, avvicinandosi a quella di rugiada.
Questo non solo aumenta il rischio di formazione di condensa e muffa ma porta anche a un progressivo deterioramento della parete, riducendo ulteriormente la resistenza termica e peggiorando le prestazioni energetiche dell’edificio nel tempo.
Come si classificano?
La classificazione dei ponti termici nell’edilizia si basa sulla loro origine e sul modo in cui il calore si trasferisce attraverso l’involucro dell’edificio.
Secondo le linee guida stabilite dalla normativa UNI EN ISO 10211:2008, i ponti termici possono manifestarsi dove esistono connessioni tra diversi elementi strutturali, come ad esempio l’intersezione tra i solai e le pareti o tra le pareti stesse.
Questi possono derivare principalmente da due fattori distinti, o da una loro combinazione.
Variazioni nella composizione strutturale: si verificano quando si impiegano materiali con diverse proprietà di conduzione termica, ad esempio, l’alternanza tra sezioni in muratura e parti in cemento armato, come travi, pilastri, o l’inserimento di finestre e balconi.
Differenze nella forma strutturale: si presentano quando le modifiche geometriche, come angoli interni o variazioni nello spessore delle pareti, portano a un intensificarsi del flusso termico in specifiche zone.
Inoltre, i ponti termici si distinguono in base alla direzione del flusso di calore in:
- puntuali: il calore si muove in tutte e tre le dimensioni, tipicamente dove tre elementi si incontrano, come nel caso di due pareti e un soffitto.
- lineari: caratterizzati da un flusso di calore che si propaga in maniera bidimensionale lungo una linea, come può accadere nei balconi o attorno agli infissi.
Questa categorizzazione è molto utile, durante la fase di progettazione, per una scelta oculata dei materiali isolanti e per assicurare che l’edificio rispetti i requisiti di efficienza energetica previsti dalla normativa, ottimizzando così le prestazioni termiche complessive.
Cosa comporta la presenza dei ponti termici nelle nostre abitazioni?
I ponti termici rappresentano una problematica significativa per le abitazioni, soprattutto per quelle che presentano un livello di isolamento termico inadeguato, influenzando negativamente sia il comfort abitativo che l’efficientamento energetico dell’edificio, nel suo complesso.
La formazione di ponti termici in casa può portare a perdite significative di calore durante i mesi invernali, contribuendo all’aumento dei costi di riscaldamento, e a un ingresso eccessivo di calore durante i mesi estivi, rendendo più difficile e costoso mantenere freschi gli ambienti interni.
La presenza di ponti termici può causare anche la formazione di condensa sulla superficie interna delle pareti, che a sua volta può portare allo sviluppo di muffe e danni strutturali, compromettendo la qualità dell’aria interna e la salute degli occupanti.
Questi problemi sottolineano l’importanza di realizzare un adeguato intervento di isolamento termico, con strategie di mitigazione dei ponti termici durante la progettazione e la ristrutturazione degli edifici, per migliorare il comfort abitativo, ridurre i consumi energetici e aumentare il valore dell’immobile.
Come si individua la presenza di un ponte termico?
Per individuare un ponte termico, è possibile seguire vari metodi, alcuni visibili a occhio nudo e altri che richiedono l’uso di strumenti tecnici.
Il primo indizio di un ponte termico è spesso visibile attraverso manifestazioni fisiche come la formazione di muffa o segni evidenti di umidità sulle superfici interne degli edifici.
Questi segni sono facilmente riconducibili a ponti termici, dove si verifica una variazione significativa della temperatura che favorisce la condensazione e, di conseguenza, la crescita di muffa.
Per una valutazione più precisa e per individuare ponti termici che non sono immediatamente visibili, si può ricorrere al calcolo della trasmittanza termica della parete o dell’elemento in esame.
Questo calcolo prende in considerazione vari fattori che influenzano la trasmissione del calore e serve a valutare l’efficienza termica della parete, consentendo di identificare eventuali punti critici.
Un altro metodo efficace per l’individuazione dei ponti termici è l’analisi termografica, che rappresenta una tecnica non invasiva, molto utilizzata negli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti.
L’esame prevede l’uso di una termocamera ad infrarossi, che permette di visualizzare le differenze di temperatura sulla superficie dell’involucro edilizio.
Le aree con ponti termici appaiono in genere più luminose nella termografia, poiché mostrano una temperatura superficiale diversa rispetto alle aree circostanti, consentendo così di individuare con precisione le aree dove si verifica una maggiore dispersione termica.
Perché parliamo di “correzione” dei ponti termici e non di eliminazione?
Parlare di “correzione” del ponte termico, anziché di “eliminazione”, riflette una realtà tecnica e pratica nell’ambito dell’efficientamento energetico degli edifici.
La natura stessa dei ponti termici, dovuta a discontinuità costruttive o geometriche nell’involucro edilizio, rende estremamente difficile, se non impossibile, la loro completa eliminazione senza interventi strutturali radicali e spesso economicamente non sostenibili.
La “correzione” dei ponti termici si focalizza sul migliorare significativamente l’isolamento in queste aree critiche, riducendo le perdite di calore e gli ingressi indesiderati, ma senza poter garantire la loro totale assenza.
Gli interventi di correzione, come l’applicazione di un cappotto termico esterno o l’insufflaggio di materiali isolanti ove necessario (intercapedini vuote, sottotetti non abitabili, vespai e controsoffitti), hanno proprio l’obiettivo di mitigare l’impatto dei ponti termici sull’efficienza energetica complessiva dell’edificio.
Questi approcci sono efficaci nel migliorare il comfort abitativo e ridurre i consumi energetici, ma non possono fisicamente “eliminare” la discontinuità strutturale o materica che ha originato il ponte termico.
Correzione ponti termici con cappotto termico
L’installazione di un cappotto termico esterno rappresenta una soluzione efficace per mitigare gli effetti dei ponti termici negli edifici, ideando una barriera che contribuisce a ridurre la perdita di calore e migliorare l’efficienza energetica.
Tuttavia, il suo inserimento non è esente da limitazioni e sfide.
Sebbene un cappotto termico di spessore adeguato possa ridurre in modo significativo la presenza dei ponti termici, alcune aree problematiche persistono, come quelle dovute a chiodi di fissaggio, spazi non perfettamente sigillati tra i pannelli e attacchi per tende o davanzali, che possono continuare a rappresentare dei punti deboli nell’isolamento complessivo dell’edificio.
Una delle problematiche più rilevanti associate all’installazione di cappotti termici esterni riguarda la potenziale formazione di condensa interna, un fenomeno osservato anche in abitazioni con elevati livelli di coibentazione.
Questa condizione può portare alla comparsa di muffe e deteriorare la qualità dell’aria interna, mettendo in evidenza la necessità di soluzioni complementari, come l’uso di pitture termiche o l’installazione di sistemi di Ventilazione Meccanizzata Controllata (VMC), per gestire l’umidità e prevenire la formazione di condensa.
L’opzione di un cappotto termico interno, sebbene possa rappresentare un’alternativa, tende a offrire un rendimento termico inferiore rispetto a quello esterno e può anch’esso contribuire al problema della condensa tra il pannello isolante e il muro, oltre a una riduzione dello spazio disponibile.
Uso dell’insufflaggio termico per isolare i ponti termici al meglio
L’insufflaggio termico emerge come una scelta privilegiata per la correzione dei ponti termici, offrendo vantaggi significativi in termini di miglioramento dell’isolamento termico degli edifici.
Questa tecnica consiste nell’inserimento di materiali isolanti, come la fibra di cellulosa, la lana di vetro o resine ureiche espanse, all’interno degli spazi vuoti strutturali, come intercapedini, sottotetti, vespai e controsoffitti, adattandosi perfettamente alla configurazione specifica di ogni edificio.
La sua efficacia è riconosciuta non solo per la capacità di adattarsi a diversi contesti edilizi ma anche per la rapidità di esecuzione e l’assenza di necessità di lavori invasivi.
Ma perché questa tecnica è così apprezzata?
L’insufflaggio si distingue per la sua capacità di migliorare notevolmente l’isolamento termico, agendo direttamente sui ponti termici senza aumentarli, ma anzi riducendoli sensibilmente.
Gli studi termografici hanno confermato come l’insufflaggio porti a un notevole miglioramento delle temperature interne, riempiendo gli spazi vuoti che altrimenti favorirebbero la circolazione dell’aria fredda e la formazione di condensa.
Ciò è particolarmente rilevante per ponti termici come travi orizzontali, pilastri angolari e lineari, dove l’isolante insufflato migliora le condizioni termiche interne, riducendo i rischi di condensa e muffa.
Questa tecnica è ampiamente utilizzata anche nella costruzione di nuove case passive, dove l’obiettivo principale è ottenere un isolamento termico ottimale per minimizzare i consumi energetici.
L’insufflaggio, non solo migliora l’efficienza energetica e il comfort abitativo, ma contribuisce anche alla sostenibilità ambientale, riducendo la necessità di riscaldamento e raffrescamento artificiali.
Correzione ponti termici con insufflaggio? Affidati a Ranghetti Art Proget!
Affrontare i ponti termici nella vostra abitazione non è solo una questione di comfort, ma un vero e proprio investimento in benessere domestico ed efficienza energetica.
Rivolgendovi a Ranghetti Art Proget per un intervento di insufflaggio termico, scegliete una soluzione all’avanguardia per migliorare significativamente l’isolamento della vostra casa.
La nostra ditta è specializzata nella realizzazione di interventi di insufflaggio termico, intervenendo su intercapedini vuote, sottotetti non abitabili e altre aree critiche dell’edificio (come controsoffitti e vespai) dove i ponti termici si manifestano maggiormente.
Optare per l’insufflaggio termico significa scegliere un intervento rapido, efficiente e non invasivo.
A differenza di altri metodi di isolamento, l’insufflaggio non richiede lavori di ristrutturazione estesi o permessi edilizi, rendendo l’intero processo estremamente pratico.
In una singola giornata lavorativa (senza alcun disagio per i residenti), possiamo migliorare sostanzialmente l’efficienza energetica della vostra abitazione, riducendo le perdite di calore in inverno e limitando l’ingresso di caldo in estate.
Questo significa non solo un ambiente domestico più confortevole tutto l’anno ma anche un notevole risparmio sulle bollette energetiche, grazie alla riduzione del bisogno di riscaldamento e raffrescamento artificiale.
I vantaggi dell’insufflaggio termico si estendono oltre il risparmio energetico:
- contribuisce anche a migliorare l’isolamento acustico della vostra casa, proteggendola dai rumori esterni e creando un ambiente più tranquillo e rilassante;
- riduce i rischi di formazione di condensa e muffa, preserva la salute degli ambienti interni e il benessere di chi li abita.
SIAMO OPERATIVI IN TUTTO IL NORD ITALIA!
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