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Isolare un sottotetto non calpestabile: guida pratica alle soluzioni più efficaci
Hai notato che la tua casa disperde calore verso l’alto ma il sottotetto non è accessibile?
In questi casi, l’isolamento è comunque possibile e anzi consigliato, purché si scelgano tecniche e materiali adatti.
In questa guida vedremo come isolare un sottotetto non calpestabile, migliorando comfort, consumi e valore dell’immobile.
Che cos’è un sottotetto non calpestabile?
Un sottotetto si definisce non calpestabile quando lo spazio compreso tra l’ultimo solaio e il tetto non è progettato per sostenere il passaggio frequente o il peso di persone e arredi.
Diversamente, un sottotetto calpestabile può essere utilizzato come ripostiglio o anche trasformato in ambiente abitabile (se conforme alla normativa), mentre quello non calpestabile è esclusivamente tecnico, quindi non fruibile come spazio aggiuntivo.
Questo avviene principalmente perché:
- l’altezza interna è ridotta, spesso insufficiente per la vivibilità secondo normativa;
- il solaio non è strutturalmente portante, ma funge solo da separazione tra l’ultimo piano abitato e la copertura;
- mancano finiture e accessi comodi, rendendolo inidoneo all’uso come deposito o vano tecnico.
Sebbene non utilizzabile, un sottotetto non calpestabile non è da trascurare: se non adeguatamente isolato, può essere una delle principali fonti di dispersione termica in casa.
Perché è importante isolare un sottotetto non calpestabile?
- Riduce le dispersioni di calore verso l’alto, che possono superare il 30%
- Aumenta il comfort termico negli ambienti sottostanti
- Contribuisce al risparmio energetico, tagliando le bollette
- Elimina ponti termici, condensa e muffe nella zona del soffitto
- Migliora la classe energetica dell’edificio, aumentando il valore dell’immobile
Quali materiali si utilizzano per isolare un sottotetto non calpestabile?
In questi casi si utilizzano materiali isolanti sfusi, applicati con la tecnica dell’insufflaggio.
L’intervento avviene tramite piccole aperture nel solaio o perimetralmente, riempiendo completamente il vuoto presente tra soffitto e tetto.
Ecco i materiali più indicati:
Naturale, ecologica e traspirante. Ottima per sottotetti in legno e ambienti soggetti a sbalzi termici. Offre isolamento efficace anche dal punto di vista acustico.
Materiale riciclato e incombustibile, molto stabile nel tempo. Si adatta bene a cavità irregolari e offre un buon equilibrio tra performance e costo.
Materiale fluido e leggero, perfetto per riempire anche gli spazi più complessi. Ha un’ottima conducibilità termica e si applica con grande precisione.
Idrorepellenti, resistenti a muffe e umidità. Leggere e stabili nel tempo, sono ideali in ambienti con residui di umidità o condensa.
Naturale, durevole e traspirante. Fornisce isolamento termoacustico di qualità e resiste bene a roditori e condizioni ambientali avverse.
Come si svolge l’intervento di isolamento, in un sottotetto non calpestabile?
Anche se il sottotetto non è accessibile, l’intervento di isolamento è rapido, non invasivo e si esegue dall’interno dell’abitazione, senza dover demolire o smontare nulla.
Ecco come avviene in modo dettagliato:
- Ispezione tecnica preliminare
Viene effettuato un controllo con termocamera o sonda endoscopica per valutare lo spessore del vuoto presente e la continuità del sottotetto.
Questo passaggio è fondamentale per capire quale materiale utilizzare e quanto prodotto sarà necessario.
- Realizzazione di fori localizzati
Si praticano piccole aperture (diametro 3–5 cm) nel solaio o sulla superficie delle pareti perimetrali. In alcuni casi, è possibile operare direttamente dal sottotetto tramite botole o lucernari.
Il materiale sfuso viene insufflato all’interno della cavità tramite una macchina dedicata, che ne regola pressione e portata per assicurare un riempimento uniforme.
La posa è controllata in tempo reale dall’operatore.
- Verifica del riempimento
Si effettua un controllo dell’omogeneità del materiale tramite sonda, assicurandosi che non ci siano vuoti d’aria o zone non isolate.
- Chiusura dei fori
I fori vengono sigillati con materiali compatibili con le superfici (intonaco, stucco o silicone), lasciando le pareti esteticamente intatte.
L’intervento si conclude in mezza giornata lavorativa, non richiede lo sgombero dei locali e non produce polvere né residui.
È possibile restare in casa durante i lavori, senza alcun disagio.
Quali vantaggi puoi ottenere?
- Isolamento efficace del piano superiore, con ambienti più stabili e vivibili in ogni stagione
- Comfort termico migliorato, sia nei mesi più freddi che durante le ondate di calore estivo
- Stop a condensa e macchie di umidità, per soffitti asciutti e pareti più salubri
- Zero ingombro: lo spazio del sottotetto resta inutilizzato ma diventa funzionale
- Investimento contenuto, rispetto ad altri sistemi di isolamento più invasivi
- Accesso a detrazioni fiscali come Ecobonus e Bonus Casa, per rientrare della spesa in pochi anni
Perché scegliere Ranghetti Art Proget, per l’isolamento del tuo sottotetto non calpestabile
Dal 1979, Ranghetti Art Proget è la ditta con maggior esperienza nella tecnica dell’insufflaggio termico.
Interveniamo su sottotetti, intercapedini e controsoffitti con tecniche su misura per ogni contesto.
I nostri interventi di isolamento su sottotetti non calpestabili prevedono:
- analisi tecnica;
- scelta del materiale più adatto alla struttura esistente;
- insufflaggio pulito, veloce e garantito;
- nessun disagio per chi abita;
- materiali certificati, atossici e durevoli oltre 30 anni.
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