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Materiali per la coibentazione termica: quali sono le caratteristiche da considerare?

Introduzione

La scelta dei materiali per coibentazione termica più adatti (per migliorare l’efficienza energetica e garantire il comfort abitativo) non è un compito semplice e richiede un’attenta valutazione delle specifiche esigenze dell’immobile.

Non esiste un materiale isolante universale che possa essere utilizzato indistintamente in ogni contesto: ogni soluzione deve essere personalizzata e studiata con cura.

Come molti di voi sapranno, la gamma di materiali isolanti disponibili sul mercato è estremamente ampia e diversificata. Dai prodotti naturali a quelli sintetici, ogni materiale presenta caratteristiche uniche che lo rendono più o meno idoneo a determinate applicazioni.

Per questo motivo, è fondamentale non affidarsi a soluzioni prestabilite o a scelte superficiali, ma analizzare attentamente le esigenze specifiche del proprio edificio.

Ogni struttura ha peculiarità diverse che richiedono un approccio su misura, tenendo conto di vari fattori come il tipo di edificio, la zona climatica, le condizioni ambientali e le performance energetiche desiderate.

Adottare un materiale isolante adeguato significa:

  • ridurre i consumi energetici e migliorare il comfort abitativo;
  • contribuire anche alla sostenibilità ambientale.

Una coibentazione ben progettata e realizzata permette di abbattere le emissioni di CO2, rispondendo così alle sempre più stringenti normative in materia di efficienza energetica e sostenibilità.

In questo articolo, redatto dal team di Ranghetti Art Proget, approfondiremo le caratteristiche che rendono un materiale isolante efficace e come queste influenzano le prestazioni complessive della coibentazione termica.

Conducibilità termica nei materiali per la coibentazione termica

materiali coibentazione termica lana di vetro

La conducibilità termica è un parametro che misura la capacità di un materiale di condurre il calore, ed è espresso tramite il valore lambda (λ), con l’unità di misura W/mK (Watt per metro-Kelvin).

Un materiale isolante ideale deve avere un basso valore di λ, il che indica una minore capacità di trasmettere calore e, di conseguenza, una migliore efficienza isolante.

La lana di vetro è uno dei materiali isolanti più utilizzati grazie alla sua conducibilità termica relativamente bassa, generalmente compresa tra 0.030 e 0.040 W/mK.

Questo la rende particolarmente efficace nel ridurre il flusso di calore attraverso le pareti, migliorando così l’efficienza energetica dell’edificio.

Inoltre, la lana di vetro è resistente al fuoco e ha buone proprietà acustiche, rendendola una scelta versatile per diverse applicazioni di isolamento.

Un altro materiale comunemente utilizzato è la fibra di cellulosa, la cui conducibilità termica varia tra 0.038 e 0.040 W/mK.

La fibra di cellulosa è un materiale ecologico, ottenuto principalmente da carta riciclata, e offre eccellenti proprietà isolanti sia per l’isolamento termico che acustico.

La sua capacità di riempire completamente le intercapedini (ma anche sottotetti e controsoffitti) rende questo materiale ideale per l’insufflaggio termico, garantendo un’ottima tenuta all’aria e prevenendo la formazione di ponti termici.

La resina ureica, utilizzata principalmente per l’insufflaggio termico, presenta una conducibilità termica che si aggira intorno a 0.031 W/mK.

Questo materiale isolante ha il vantaggio di poter essere iniettato in cavità già esistenti (come anche la lana e la cellulosa) senza la necessità di smantellare parti dell’edificio, facilitando interventi di riqualificazione energetica rapidi e poco invasivi.

Inoltre, la resina ureica ha un’ottima capacità di aderire alle superfici, garantendo una distribuzione uniforme e continua che massimizza l’efficacia dell’isolamento.

Spessore dei materiali per isolamento termico

 

Lo spessore dei materiali per la coibentazione termica è un altro elemento da considerare, per determinare l’efficacia dell’isolamento.

Maggiore è lo spessore del materiale isolante, migliore sarà la capacità di ridurre il trasferimento di calore attraverso le superfici dell’edificio.

Questo concetto è fondamentale per comprendere come la scelta dello spessore adeguato possa influenzare il comfort abitativo e l’efficienza energetica.

L’aumento dello spessore di un materiale isolante comporta una maggiore resistenza termica.

La resistenza termica, indicata con il simbolo R, è direttamente proporzionale allo spessore del materiale (d) e inversamente proporzionale alla sua conducibilità termica (λ).

In pratica, un maggiore spessore contribuisce a creare una barriera più efficace contro la dispersione del calore, mantenendo gli ambienti interni più caldi in inverno e più freschi in estate.

Un aspetto importante da considerare è la compatibilità dello spessore del materiale con la struttura esistente.

In molte ristrutturazioni, lo spazio disponibile per l’isolamento può essere limitato, richiedendo l’uso di materiali ad alte prestazioni che garantiscano un buon isolamento anche con spessori ridotti.

Per esempio, materiali come il poliuretano espanso, grazie alla loro bassa conducibilità termica di 0,025 W/mK, possono offrire un’eccellente coibentazione, anche con spessori inferiori rispetto ad altri materiali isolanti.

L’efficacia dell’isolamento dipende anche dalla continuità dello strato isolante. Un materiale con un buon spessore, distribuito uniformemente senza interruzioni, è essenziale per evitare la formazione dei ponti termici, che sono punti di debolezza nell’isolamento dove il calore può facilmente passare.

L’attenzione ai dettagli durante l’installazione, come l’adeguata sigillatura delle giunzioni e delle intersezioni tra i materiali, è altrettanto fondamentale per garantire le massime prestazioni del sistema di isolamento.

Valori di spessore dei principali materiali isolanti usati dalla nostra ditta

La lana di vetro è uno dei materiali più comuni per l’isolamento termico, con spessori variabili a seconda delle esigenze specifiche dell’intervento.

Generalmente, per ottenere un buon isolamento termico, lo spessore della lana di vetro può variare da 10 a 30 cm, in base alla conducibilità termica del prodotto utilizzato e alle esigenze climatiche della zona.

La fibra di cellulosa, un altro materiale molto apprezzato per l’isolamento, viene solitamente applicata con spessori che possono variare da 10 a 25 cm.

La sua capacità di riempire completamente le intercapedini e di adattarsi alle forme irregolari delle cavità la rende ideale per l’insufflaggio, garantendo una coibentazione uniforme e senza ponti termici.

Per quanto riguarda la resina ureica, utilizzata prevalentemente per l’insufflaggio nelle intercapedini, gli spessori applicati possono variare generalmente da 5 a 15 cm, a seconda delle specifiche tecniche dell’intervento.

La resina ureica è particolarmente indicata per interventi in cui è necessario un isolamento efficace ma lo spazio disponibile è limitato, grazie alla sua capacità di aderire alle superfici e riempire completamente le cavità esistenti.

Traspirabilità dei materiali per la coibentazione termica

insufflaggio termico eseguito

La traspirabilità dei materiali per la coibentazione termica è una caratteristica essenziale per garantire il comfort abitativo e la durabilità delle strutture edili.

Essa si riferisce alla capacità di un materiale di permettere il passaggio del vapore acqueo, prevenendo l’accumulo di umidità all’interno delle pareti, sottotetti o controsoffitti.

Un buon materiale isolante deve, quindi, equilibrare la resistenza termica con una sufficiente permeabilità al vapore per evitare problemi come la formazione di condensa e muffe.

La traspirabilità è misurata dal coefficiente di resistenza al passaggio del vapore, indicato con il simbolo µ (mu).

Questo valore rappresenta il rapporto tra la resistenza al vapore del materiale e quella dell’aria; un valore µ basso indica un materiale altamente traspirante.

La corretta gestione dell’umidità contribuisce non solo a mantenere la salubrità degli ambienti interni ma anche a migliorare l’efficienza energetica complessiva dell’edificio, poiché riduce la necessità di ventilazione e riscaldamento supplementari.

La traspirabilità è particolarmente importante in climi umidi o in edifici con un alto tasso di umidità interna, come cucine e bagni. In questi casi, un materiale con elevata traspirabilità aiuta a mantenere le pareti asciutte, prevenendo danni strutturali e migliorando il comfort abitativo.

Inoltre, la traspirabilità dei materiali isolanti è essenziale nelle tecniche di isolamento come l’insufflaggio, dove il materiale deve adattarsi a cavità e intercapedini esistenti senza creare barriere che intrappolino l’umidità.

Valori di traspirabilità dei principali materiali isolanti usati dalla nostra ditta

La lana di vetro è conosciuta per le sue eccellenti proprietà isolanti e una moderata traspirabilità, con un valore µ tipico che varia tra 1 e 2.

Questo la rende adatta per molte applicazioni di isolamento termico, mantenendo un buon equilibrio tra isolamento e gestione dell’umidità.

La fibra di cellulosa, ottenuta da carta riciclata, offre un buon livello di traspirabilità, con valori µ generalmente compresi tra 1 e 3.

Questo materiale è particolarmente efficace nell’assorbire e rilasciare l’umidità, prevenendo la formazione di condensa e muffe. La fibra di cellulosa è spesso utilizzata per l’insufflaggio, grazie alla sua capacità di riempire completamente le intercapedini e fornire un isolamento uniforme.

La resina ureica, utilizzata per l’insufflaggio delle intercapedini, presenta valori di traspirabilità variabili in base alla formulazione specifica, ma generalmente il valore µ si aggira intorno a 5-10.

Pur avendo una traspirabilità inferiore rispetto ad altri materiali, la resina ureica offre un buon compromesso tra isolamento termico e permeabilità al vapore, risultando efficace in molte applicazioni dove lo spazio per l’isolamento è limitato.

Igroscopicità dei materiali per la coibentazione termica

L’igroscopicità dei materiali per la coibentazione termica si riferisce alla capacità di un materiale di assorbire e trattenere l’umidità dall’ambiente circostante.

Nei materiali per l’isolamento termico, un’elevata igroscopicità può rappresentare un problema significativo, poiché l’accumulo di umidità può ridurre drasticamente l’efficacia dell’isolamento, portando a una perdita di resistenza termica e potenziali danni strutturali.

Materiali igroscopici tendono a trattenere l’umidità, che può condurre alla formazione di condensa all’interno delle pareti e delle intercapedini.

Questa umidità intrappolata può causare problemi di muffa, deterioramento dei materiali e una diminuzione delle proprietà isolanti.

Ad esempio, in condizioni di elevata umidità, la capacità isolante della lana di vetro e della fibra di cellulosa può essere compromessa se non sono adeguatamente protette o trattate contro l’umidità.

L’igroscopicità è particolarmente critica nei climi umidi o in ambienti interni con alti livelli di umidità, come bagni e cucine. In tali situazioni, è essenziale scegliere materiali isolanti con bassa igroscopicità o utilizzare barriere al vapore per prevenire l’assorbimento di umidità.

Valori di igroscopicità dei principali materiali isolanti usati dalla nostra ditta

La lana di vetro, ampiamente utilizzata per l’isolamento termico, può presentare problemi di igroscopicità se esposta a elevati livelli di umidità.

Tuttavia, la lana di vetro trattata con specifici agenti idrofobici può ridurre l’assorbimento di umidità, mantenendo un buon livello di isolamento anche in ambienti umidi. Lo spessore consigliato per applicazioni standard varia solitamente tra 10 e 30 cm, a seconda delle specifiche esigenze di isolamento.

La fibra di cellulosa, sebbene sia un materiale naturale e riciclato, ha un’elevata igroscopicità, il che significa che può assorbire una quantità significativa di umidità dall’ambiente.

Per mitigare questo problema, la fibra di cellulosa viene spesso trattata con sali di boro, che migliorano la resistenza all’umidità e riducono la crescita di muffe. Gli spessori tipici per l’insufflaggio con fibra di cellulosa variano da 10 a 25 cm.

La resina ureica presenta una bassa igroscopicità, rendendola adatta per applicazioni in cui il controllo dell’umidità è critico.

Questo materiale può essere iniettato in cavità con spessori che vanno generalmente da 5 a 15 cm, garantendo un buon livello di isolamento termico senza compromettere la resistenza all’umidità.

L’importanza della scelta dei materiali per la coibentazione termica nell’insufflaggio termico

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La scelta dei materiali per la coibentazione termica è fondamentale per garantire l’efficacia degli interventi di insufflaggio termico, che eseguiamo con successo in tutto il Nord Italia.

L’insufflaggio termico è una tecnica avanzata di isolamento che prevede l’inserimento di materiali isolanti sfusi o schiumogeni all’interno delle intercapedini presenti nelle pareti, dei sottotetti e dei vespai, migliorando notevolmente l’efficienza energetica degli edifici.

Utilizzare materiali isolanti di alta qualità, come il poliuretano, la resina ureica, la lana di vetro e la fibra di cellulosa, ci permette di offrire soluzioni su misura per ogni esigenza.

L’insufflaggio termico con resina ureica, ad esempio, è ideale per interventi in cui è necessario un isolamento rapido e poco invasivo.

La resina ureica, con la sua bassa conducibilità termica e la sua capacità di espandersi uniformemente, offre un isolamento termico efficace anche in spazi ristretti.

Allo stesso modo, la lana di vetro, con la sua bassa igroscopicità e alta traspirabilità, è perfetta per garantire un ambiente interno salubre e confortevole, prevenendo la formazione di condensa e muffe.

La fibra di cellulosa, grazie alla sua eccellente capacità di adattarsi alle forme irregolari delle cavità e alla sua sostenibilità ambientale, rappresenta una scelta ecologica e performante per l’insufflaggio termico.

La sua elevata traspirabilità contribuisce a mantenere le pareti asciutte e a prevenire i danni strutturali dovuti all’umidità.

Il nostro approccio all’insufflaggio termico si basa sulla personalizzazione degli interventi, scegliendo il materiale isolante più adatto alle specifiche esigenze dell’edificio e delle condizioni climatiche.

Questo ci permette di offrire soluzioni di isolamento termico che non solo migliorano il comfort abitativo, ma contribuiscono anche a ridurre significativamente i consumi energetici e l’impatto ambientale.

Conclusioni

È fondamentale affidarsi a specialisti che possano analizzare con precisione le caratteristiche specifiche dell’edificio, individuare i punti deboli e identificare l’intervento migliore per ottimizzarne l’efficienza energetica.

In questo contesto, la nostra ditta rappresenta la scelta ideale per realizzare interventi di insufflaggio termico di qualità su pareti, controsoffitti, vespai e sottotetti.

Affidarsi a Ranghetti Art Proget significa scegliere un partner affidabile ed esperto nell’insufflaggio termico, capace di garantire un miglioramento significativo dell’efficienza energetica della tua abitazione.

La nostra ditta è nota per il suo approccio professionale e per l’utilizzo di materiali isolanti di alta qualità, come resina ureica, lana di vetro, fibra di cellulosa e poliuretano.

Questi materiali, combinati con la nostra esperienza, assicurano interventi su misura che migliorano notevolmente il comfort abitativo e riducono i costi energetici.

Grazie alla nostra professionalità, possiamo garantire che ogni intervento di insufflaggio termico risponda alle più elevate aspettative di qualità e durabilità, contribuendo a migliorare la valutazione energetica APE della tua abitazione.

Se desideri migliorare l’isolamento termico della tua casa e ottenere una maggiore efficienza energetica, Ranghetti Art Proget è la soluzione giusta.

Rivolgendoti a noi, farai un passo verso un’abitazione più confortevole, sostenibile e con costi energetici ridotti.

Per informazioni aggiuntive o per richiederci un preventivo gratuito e senza impegno, siamo operativi in tutto il Nord Italia.

Contattaci al numero 0363/909222 o via email all’indirizzo info@isolamento-insufflaggio.it.

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